I nostri nonni credevano molto alla Befana; le scrivevano una lettera dove esprimevano i loro desideri che per la maggior parte, non potevano essere esauditi perche’ c’era una grande povertà. Quando i doni della Befana arrivavano, tutti i bambini erano molto contenti perché era l’unica festa dove essi ricevevano dei dolci.
Nelle calze i bambini trovavano poche cose: qualche mandarino, delle caramelle, dello zucchero d’orzo fatto in casa, delle castagne, delle noci, dei lupini e della marmellata d’arance; bisognava che i bambini fossero buoni almeno due mesi prima la festa, altrimenti ricevevano del carbone, della cenere, delle cipolle, dell’aglio e delle carote. Nella calza non c’erano giocattoli, se non delle bambole di stoffa cucite dalle mamme o dalle nonne.
Non si preparavano dei piatti particolari in quel giorno, ma qualche famiglia si ritrovava insieme per mangiare delle castagne cotte, delle noci e dei necci. In occasione di questa festa, in qualche villaggio si donavano dei doni alle famiglie bisognose perché potessero comprare cose necessarie come il pane.
4 commenti:
adoro il natale e solo guardando queste immagini già mi è presa una voglia grandissima di lucine, alberi di Natale, pacchi, pacchini, pacchetti...
@Occhi di Notte; Si... anche a me piace, mi mette allegria, e un pò come tornare bambini. Che male c'e?
Grazie per il tuo passaggio, visitato il tuo blog, Complimenti per la pubblicazione, aspettero quando sara finito, buon lavoro, per la stesura!
bacini...
Il Natale...la sua magica atmosfera...la casa che si riempie di amici...
bello questo post lisa...le cose sono cambiate e non so se siamo migliorati...
un abbraccio e buona notte
azzurra
@azzurra ... si, e un pò triste la verità, ...
ma nel mio piccolo ci tengo a portare avanti la tradizione di casa mia, come una volta.
Grazie del tuo passaggio, mi ha fatto piacere :-)
un abbraccio grande
Lisa
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